Ma perché vi ho raccontato questa storia che potrebbe sembrare molto simile a tante altre?
D'altronde non è stato l’unico atleta che ha compiuto delle imprese straordinarie, lo sport è pieno di storie d’imprese fatte da atleti che sono riusciti, là dove tanti altri hanno fallito o non ci hanno mai provato.
Il motivo è che tutti pensavano che fosse un’impresa impossibile,
tutti tranne uno, proprio Roger Bannister.
Schiere di esperti avevano spiegato a tutto il mondo con abbondanza di particolari scientifici, il motivo per cui erano
SICURI che un essere umano non sarebbe mai riuscito a correre quella distanza in meno di quattro minuti.
Era considerata da tutti un’impresa impossibile.
Ma lui nonostante tutto,
era convinto che quel muro fosse solamente un muro psicologico che si poteva abbattere e così fece con determinazione, metodo, fiducia, allenamenti e tentativi falliti.
La cosa interessante da sapere è che dopo poco tempo da quel 6 maggio 1954 (erano passati soltanto 46 giorni), anche l’australiano John Landy scese sotto il muro dei 4 minuti.
Questa è la dimostrazione che un'impresa sembra impossibile da realizzare fino a quando le credenze non sono state smontate da qualcuno che ce l'ha fatta.
Ma perché ti ho voluto parlare di questo atleta?
In questo momento nella tua attività sportiva, ti è mai capitato di
cercare di alzare la tua asticella e salire di livello, ma di non esserci riuscito solo perché qualcuno che è considerato un esperto, ti diceva che non sei abbastanza bravo, che madre natura non ti ha dato i talenti, oppure che non hai la testa per competere a certi livelli?
Sappi che se non ci sei riuscito non è colpa tua, è che hai finito con il crederci come fa la maggior parte delle persone.
Ti sei fidato di coloro che consideri degli esperti.
Infatti se ti senti ripetere continuamente che è impossibile da fare, finisci per crederci a meno che tu non sia come Roger Bannister, che ha voluto provarci di persona nonostante le difficoltà che ha dovuto affrontare e superare.
Spesso facciamo nostre le convinzioni di qualcun altro che, o ci ha provato e non ci è riuscito, oppure non ci ha nemmeno provato (probabilmente anche lui si sta facendo condizionare dalle convinzioni di altri).
Ma quale è stato il motivo che ha portato Roger Bannister ad ottenere quel risultato mentre i suoi avversari non ci sono riusciti?
Sicuramente
ha avuto una buona guida, il suo allenatore, che gli ha mostrato passo passo come fare, come allenare la sua mente a superare gli ostacoli, perché è la testa che ti porta al successo.
D’altronde lui sapeva come fare a superarli, visto che aveva nuotato per ben otto ore nel gelido Mare del Nord!